Il locale è stato aperto nel 2014 dal giovane chef Matteo Cantasale
L’Osteria Spacciodivino compie 10 anni. Il locale, a gestione familiare, in cui si può gustare la cucina tipica romagnola, è stato aperto nel 2014 da Matteo Cantasale, giovane chef marignanese (classe ‘84), che ha voluto inseguire i suoi sogni e scommettere su se stesso, imbarcandosi in questa nuova avventura. Per l’occasione, e per festeggiare questo importante traguardo, è stata creata anche una maglietta celebrativa.
Nel corso di questi dieci anni, il locale ha ospitato diversi personaggi famosi come, ad esempio, Valentino Rossi, Pecco Bagnaia e tanti altri piloti motogp, ma anche Edoardo Bennato, Guido Meda, Alberto Zaccheroni, Ettore Bassi e Debora Caprioglio.
Spacciodivino: la genesi
“L’osteria ha aperto ufficialmente l’11 gennaio 2014. Io lavoravo da 8 anni in un altro ristorante, ma avevo maturato la voglia di misurarmi in altre esperienze, così quando verso metà 2013 ho visto che la gestione precedente cedeva l’attività, ho iniziato a valutare di prenderlo in gestione. In questa avventura mi ha affiancato, come socia, mia sorella Annalisa, che non aveva mai avuto esperienze in questo settore. In sala è presente, dall’inizio, la mia ragazza Carolina. E poi mia mamma, che mi ha sempre dato una mano per quanto riguarda contabilità e tanti altri aspetti. Oggi abbiamo anche altri tre dipendenti”.
Alti e bassi, il covid e la guerra in Ucraina
“Dopo le normali difficoltà iniziali di inserirci in un mercato ricco di attività ristorative dalla storia decennale, la mole di lavoro è andata sempre in crescendo. E di questo siamo molto soddisfatti, perché da quando abbiamo aperto la situazione economica, a livello nazionale, non è mai stata idilliaca. Poi, sono arrivati gli anni del covid, forse i più complicati della nostra gestione. È stata veramente dura, per due anni, rimanere in piedi potendo lavorare “normalmente” solo nei tre mesi estivi a fronte degli altri nove condizionati da chiusure e restrizioni. Successivamente è scoppiata la guerra in Ucraina e i vari rincari di tasse e materie prime sono stati l’ennesimo problema da affrontare. Inoltre, come molte altre attività, anche noi, nell’ultimo periodo, abbiamo avuto difficoltà a reperire personale soprattutto quando la mia ragazza doveva essere sostituita perché in attesa del nostro primo figlio. Mettersi in proprio è stato complicato sotto tanti punti di vista. Quando si apre un attività ristorativa si mette in conto di dover lavorare tante ore, sacrificare i giorni di festa e tanti momenti con la famiglia. Ma quello che mi ha messo più in difficoltà è stato misurarmi con l’assurda burocrazia italiana e con una pressione fiscale che in questi anni è sempre aumentata. Nel mio caso, il fatto che il locale sia piccolo e che a livello di staff siamo ben organizzati ci ha permesso di avere un buon equilibrio, ma non mi meraviglio del fatto che ormai tanti locali siano costretti a chiudere dopo pochi anni o addirittura mesi”.
10 anni di attività, un traguardo importante
“Ci siamo tolti anche tante soddisfazioni lavorative. É bello sapere che tanti clienti ci scelgono regolarmente da anni, tanti hanno piacere di festeggiare da noi festività od eventi particolari e per farlo ci chiamano mesi prima pur di trovare posto. Un altro motivo di orgoglio è stato ospitare diversi personaggi famosi e apparire nel programma Rai “il Borgo dei borghi”, oltre che su alcune guide di settore. Per il futuro mi accontenterei di continuare su questa strada, di avere sempre la stessa passione e tenacia che ci ha permesso da 10 anni di essere un locale che offre una buona cucina, semplice in cui cerchiamo di utilizzare materie prime di qualità, affidandoci a produttori locali. Il tutto da gustare in un ambiente curato ed accogliente”.